Botulino: diavolo o acqua santa?
A colloquio con Dott. Andrea Garelli esperto in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Di nuivi… come avviene di sovente, esce l’ennesima notizia gonfiatga sul potenziale pericolo della tossina botulinica ad uso estetico.
Anche questa volta si descrivono le vittime del botulino come signore che, pur di togliere le rughe dal viso, rischiano la salute.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza…
La tossina botulinica di tipo A agisce bloccando la trasmissione dell’impulso nervoso prima che questo arrivi al muscolo, così facendo blocca temporaneamente le mobilità del muscolo e quindi le rughe che ne conseguono.
Nell’ultimo anno si sono effettuati circa 80.000 trattamenti con tossina botulinica di tipo A e solo in 12 casi si sono verificate reazioni avverse, e di queste tutte hanno avuto risoluzione dopo un breve periodo.
Il problema non è la tossina imputata, ma DOVE viene inoculata e la professionalità di chi la somministra.
La tossina è utilizzata in diverse branche della medicina per la risoluzione di patologie neurologiche, urologiche, proctologiche ed in quantità ben più alte per singolo paziente senza che questo crei problemi al paziente od all’opinione pubblica.
Naturalmente, utilizzare il botulino in alcune aree del viso comporta il blocco dei muscoli mimici (zone off-label) e quindi riduzione dei movimenti di espressione facciali, ma non può verificarsi una reazione allergica in una zona del viso rispetto ad un’altra.
Chiunque volesse eliminare le rughe può tranquillamente chiedere al suo medico specialista di fiducia di utilizzare il botulino ma si assicuri che il medico utilizzi un prodotto certificato che vi faccia firmare consenso informato dopo aver spiegato tutti i rischi e complicanze.